Loo
Loo: il viaggio nell'anima
Nel cuore del 2022, l’anno della ricognizione, il mio sguardo si è fatto specchio, riflettendo il cammino di una parte della mia vita, intrecciando radici e orizzonti, ombre e luci, cadute e risalite. Loo nasce da questo pellegrinaggio interiore, da un dialogo silenzioso con l’anima, in cui l’arte digitale si fa testimone di un percorso, di una scoperta, di un nuovo sguardo sulla bellezza che esiste dentro e fuori di me.
Le fratture e le rivelazioni
Ogni opera di Loo è una traccia, una finestra aperta sullo spazio interiore. Come foglie portate dal vento, le immagini si scompongono e ricompongono, narrando il fluire dell’esistenza, il suo incessante trasformarsi. Nel 2022, mi sono trovata a scrutare le crepe della mia storia, i frammenti di esperienze che si accumulavano come pietre lungo il sentiero. Ogni crepa era una ferita, ma anche una possibilità: là dove qualcosa si spezza, la luce può entrare.
Ho percorso i sentieri della nostalgia e della speranza, affrontando le onde di ciò che è stato e di ciò che ancora si sarebbe potuto costruire. Loo è diventato il mio linguaggio, il mio rifugio e il mio modo di ricucire ciò che sembrava lacerato. Come un alchimista della mia stessa esperienza, ho distillato bellezza da ogni frattura, creando immagini che parlassero di resilienza, di trasformazione, di accettazione.
La ricerca della bellezza
Cosa significa bellezza? Per me, è stata la domanda centrale del mio viaggio. Non è l’armonia priva di scosse, né la perfezione immobile, ma il battito dell’impermanenza, la danza tra il caos e l’ordine, tra il dolore e la meraviglia. Ogni opera di Loo racconta questa tensione, questa lotta che si fa danza. La luce si intreccia, a volte in modo tenue e sfumato, altre volte in modo turbolento, come le emozioni che hanno scandito la mia vita.
Ho trovato bellezza nei momenti di solitudine, nei silenzi che mi hanno permesso di ascoltarmi. L’ho trovata nelle parole di chi mi ha accompagnato, nelle mani tese, nei sorrisi inaspettati. L’ho vista nella natura, nei cieli che si accendevano e spegnevano, ricordandomi che tutto cambia, che nulla resta fermo, che l’impermanenza è la legge più vera della vita.
Haiku dell’impermanenza
Vento d’autunno—
il fiume non trattiene
il volto dell’acqua.
L’altalena degli alti e bassi
Il 2022 non è stato solo anno di scoperta e luce. È stato anche smarrimento, fatica, attesa. Ci sono stati giorni in cui ho dubitato di tutto, in cui il peso delle scelte mi ha piegato, in cui ho visto le mie stesse ombre ingigantirsi davanti a me. Ma proprio in quei momenti, ho capito che ogni fase ha un suo senso, che l’altalena tra gli alti e i bassi è inevitabile e necessaria.
Le mie opere riflettono questo movimento: alcune nascono da una gioia pura e limpida, altre dall’abisso della malinconia. Ma tutte hanno in sé un filo comune, una nota di fondo: la fiducia nel viaggio, la certezza che, anche nel buio, c’è un’eco di luce che attende di essere vista. Sono proprio questi frammenti di luce che porto nelle mie opere.
Il coaching e la guida interiore
In questo percorso, non sono stata sola. Il coaching è stato un faro, un sostegno che mi ha permesso di trasformare le domande in porte aperte, di non fermarmi di fronte agli ostacoli, ma di attraversarli con consapevolezza.
Ho imparato che ogni risposta non è mai definitiva, che la crescita è un processo continuo. Ho compreso che la mia arte non era solo un’espressione personale, ma anche un mezzo per ispirare, per connettere, per aprire spazi di riflessione negli altri. Loo è diventato, così, non solo un percorso individuale, ma un ponte verso chi, come me, cerca bellezza nel proprio cammino.
Il nuovo orizzonte
Ora che il 2022 è alle spalle, Loo resta come una mappa, un diario visivo del mio viaggio. Non è una fine, ma un punto di partenza, una testimonianza di ciò che ho visto e sentito, di ciò che ho accolto e lasciato andare.
Cammino con la consapevolezza che ogni giorno porta con sé una nuova immagine, una nuova sfumatura di bellezza da scoprire. E, come il vento che soffia tra le foglie, so che anche io sono parte di questo eterno fluire, danzando tra ciò che ero, ciò che sono e ciò che ancora diventerò.